Ho disegnato una mappa del cielo oggi
tra l’una e le due meno un quarto,
nel sole di queste nuvole mutevoli
nel sud del terrapieno coi sassi
Giungevano una ad una
alla finestra della solitudine
chiedendo da mangiare; o
per offrirne forse.
Bussavano col becco sul vetro,
ma non gli ho mai offerto nulla.
Ancora continuano a venire
in mesi senza quiete,
né ombra di luce
aspettando magari qualcosa
che non conosco ancora.
Suggerendolo forse
in danze incongrue
fino a sfaldarsi nel cielo.