[G.]

C’è questo camminare sul molo,G.
regolare, al ritorno delle stagioni:
A fianco d’un mare gravido, freddo d’inverno.

Lasciata la terra alle spalle,
smarrirsi in dialoghi di venti e correnti
al ritmo dei passi.
Sempre più vicino all’inquietudine,
all’oblio d’un ricordo d’ormeggio.

Essere questo mucchio di pietre che avanza
nel tempo ordinato
e il dubbio di quanto lasciato,
prima di voltare le spalle
al pensiero e far rotta verso terra.

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