E’ appena uscito, come ogni anno, il rapporto di Freedom House sui progressi e regressi della libertà nel mondo. Siccome non ho letto la notizia su nessun quotidiano la riporto qui, mano a mano che sfoglio il documento, per i miei cinque lettori.
Ci sono alcune informazioni divertenti o interessanti, comunque sintomatiche, che meriterebbero per qualche momento di distogliere lo sguardo dal grande successo FIAT della giornata o dall’imminente e paurosissima febbre maiala.
Vediamoli dunque in maniera molto schematica…
- L’Europa occidentale è completamente libera, ad esclusione di una nazione (che gode di parziale libertà)
- I diritti civili in Italia, rispetto agli anni passati, sono stati indeboliti (passaggio da 1 a 2 nella classifica dedicata), cosi come in grecia. Il sito riporta la seguente frase “Declines in civil liberties in two European countries, Italy and Greece“.
- In particolare la giustificazione addotta è la seguente: “Italy’s civil liberties rating declined from 1 to 2 due to the further concentration of media ownership under Prime Minister Silvio Berlusconi, and persistent interference by organized crime networks in the functioning of private businesses“.
Insieme al rapporto generale è pubblicato anche il rapporto sulla libertà di stampa. Al momento non sono riuscito a trovarne la versione completa (sul sito trovo solo il rapporto fino al 2008 nella sua interezza, ma c’è un’anteprima interessante comunque. Nel rapporto 2008, visualizzabile qui l’Italia era un paese libero per la stampa. Nell’immagine presentata per il rapporto 2009 l’Italia è l’unico paese d’Europa occidentale ad essere retrocesso in una posizione di parziale libertà di stampa.
In conferenza stampa il tutto è stato confermato:
“This year’s survey shows a seventh straight year of decline in global press freedom with deterioration occurring for the first time in every region. The rollback was not confined to traditionally authoritarian states; with Israel, Italy and Hong Kong slipping from the study’s Free category to Partly Free status“.
Speriamo che il nostro governo e in particolare il Premier intervengano per farci rientrare nel club dei migliori organizzando una riunione in cui, Tecnici tra i Tecnici (cit. dall’Istituto Luce o dai titolisti de La Stampa) possano agire rapidamente per risollevare il nostro onor perduto.