Riassunto di ieri.Manifestazione studentesca e liceale contro l’ormai famigerato Cpe del governo Villepin.
Più di 250.000 ragazzi in piazza a manifestare dalle 14.00 del pomeriggio.
La manifestazione si è svolta in un clima generale di calma ed allegria, nessun problema da segnalare di una certa rilevanza.
A lato della manifestazione principale si sono tuttavia susseguiti degli scontri tra casseurs e polizia sempre nei dintorni della Sorbonne. Tutto è cominciato nel tardo pomeriggio nei pressi del métro di Sèvres-Babylone. si è quindi passati dal lancio di bottiglie, di sassi e di barriere metalliche alla risposta a spray urticanti, idranti e lacrimogeni.
Sfortunato e anche imprudente chi aveva lasciato l’auto o la moto sul ciglio della strada e i bar della zona. Questa volta si è arrivati alle fiamme e ai sapeurs pompiers che sono dovuti intervenire sotto scorta dei Crs per spegnere gli incendi. Io (sono arrivato in zona molto tardi la sera) ho contato cinque vetture rovesciate, due bruciate assieme a una moto anch’essa in fiamme.
Il luogo di scontri più duri, neanche a dirlo, l’incrocio tra rue Vaugirard, boulevard Saint Michel e place de la Sorbonne (ribattezzata sul muro “Place de la précarité”). Un totale maggiore di 180 persone è stato fermato dalla polizia a Parigi in giornata, la calma è tornata solo dopo la mezzanotte quando la Polizia ha spinto i manifestanti sino ad Odeon ed è riuscita a disperdere i manifestanti. 35 feriti almeno anche tra le forze dell’ordine.
La famosa e prestigiosa libreria di place de la Sorbonne, chiusa da qualche settimana per lasciare spazio ad un nuovo negozio di scarpe è stata data alle fiamme. La notizia quindi che una libreria è stata incendiata data, ad esempio da Repubblica, non corrisponde in pieno alla verità.
Domani si prevede una manifestazione comune studenti-sindacati, si prevede un milione di persone circa. Si prevede uno schieramento di polizia ancora maggiore. Si temono nuovi scontri.
Frase del giorno detta da Claudio: “Gli studenti francesi protestano, il governo non risponde, loro protestano di più. Semplice no?”
Di una semplicità quasi disarmante direi.