Interessante articolo di Danah Boyd a riguardo delle differenze di classe che stanno emergendo negli USA all’interno di Myspace e Facebook. I nuovi media, come ho sempre sostenuto, sembrano riproporre in maniera sempre più evidente una grande parte degli schemi sociali precedentemente rintracciabili nella vita di ogni giorno.
Nel caso specifico che vi segnalo (l’articolo è, ovviamente, in inglese) si tratta della migrazione da un social network all’altro di giovani più o meno rintracciabili dalla comune disponibilità economica e intellettuale. Anche la presenza in rete sembra cosi sottostare alle vecchie teorie sociologiche dei gruppi di prossimità.
Ormai, per gli studenti della classe media americana, Facebook è preferibile a Myspace poiché gli utenti provengono in minor parte dalle sfere sociali disagiate che ormai costituiscono la parte preponderante degli utenti di quest’ultimo. E il tutto si ripete in contesto militare; gli ufficiali utilizzano Facebook, i fantaccini Myspace. Risultato? Myspace vietato per non sovraccaricare i server dell’esercito e Facebook invece no.
Nulla di nuovo sul fronte occidentale…