Piccola riflessione via Andrea Beggi sugli argomenti da BarCamp. Come scegliere il nostro speech, è troppo complesso o troppo poco, farlo per un pubblico di novizi o per gli esperti?
Io ho qualche linea guida che amo seguire e che ritengo valida, magari puo valere anche per voi, chissà…
Ci sarebbe da dire che innanzitutto l’argomento è davvero libero. Nessuno ci obbliga a parlare di tecnologia, potremmo fare anche una discussione sull’uncinetto se troviamo qualcuno disposto ad ascoltarci, quindi come prima cosa direi di NON farsi limitare pensando a come attirare il maggior numero possibile di persone. Tanto non è importante
Come seconda cosa, ovviamente, consiglierei di parlare di qualcosa che conosciamo bene, per due motivi. Da un lato perché è più probabile di poter dire qualcosa che gli altri non sanno, dall’altro perché più siamo padroni di una campo, più facilmente sappiamo spiegare agli altri termini complessi in maniera semplice. E questa non è cosa da poco.
La scelta principale da fare non è quindi quella di argomenti da tecnico o “for dummies”, quanto quella di argomenti che possano essere possibilmente compresi da entrambi, anche se in maniera diversa.
L’importante è non parlare mai di cose che diamo per scontate, altrimenti non ci sarebbe neppure bisogno di trovarsi per parlarne. Il BarCamp resta un incontro abbastanza tecnico, estranei totali si farà fatica a trovarne semplicemente perché non avranno saputo neppure che esiste.
Per quanto riguarda invece slide, microfoni e proiettori. Il loro uso cambia qualcosa? In realtà no, se chi li ha in mano sa farne uso. Ma spesso sono strumenti che non sappiamo gestire. Una presentazione power point fatta male o seguita pedissequamente disintegra un intervento, una fatta bene, lasciata alle spalle come promemoria di quanto stiamo dicendo è invece utile? Stessa cosa per il microfono, se sappiamo farlo “sparire” mentre dialoghiamo bene, se serve solo a fare di me il presentatore, degli altri il pubblico, allora facciamolo sparire.
L’idea del tavolo con le bibite tuttavia è interessante, ma sappiate che io non bevo né alcolici né Coca Cola!