Parlare dell’instabilità politica, morale e sociale dell’Italia non fa ormai notizia più di tanto.
In questi giorni mi viene da evidenziare maggiormente l’instabilità personale che sento aumentare con l’avvicinarsi della presunta fine degli studi.
In teoria infatti, se tutto procede come dovrebbe, dovrei terminare la specialistica ad inizio estate. Come e cosa fare dopo?
Questo il divertente interrogativo che mi accompagnerà nei prossimi mesi.
Non sono convinto fino in fondo che la strada della ricerca sia quella migliore. Questo nonostante io abbia cominciato a presentare progetti e chiedere fondi e nonostante la certezza che continuerò a farlo fino a settembre in tutte le occasioni a me note.
Potrei quindi anche rivolgermi al divertente mercato del lavoro, ma verso cosa di preciso, in quale vece rispetto ai molteplici interessi che mi sono riuscito ad trascinare dietro sino ad ora?
Ecco, se qualcuno avesse proposte, idee, suggerimenti, sotterfugi e via dicendo, essi sono ottimamente accetti da qui ai prossimi sei mesi, fino a quando dovrò aver preso una decisione perché in fondo di tornare direttamente a casetta con mamma senza qualche prospettiva immediata non credo sia giunta l’ora.
Se qualcuno dei miei lettori cerca qualcuno, conosce qualcuno che cerca e via discorrendo in combinazioni praticabili con i miei interessi e competenze si faccia vivo prima che io vinca il concorso alle poste e mi metta a distribuire il mattino parte dei tanti arretrati che hanno!
Ma io sono già all’estero!!! Vorrà dire che mi toccherà restarci allora, il che poi non sarebbe neppure troppo male forse.
Piacere mio intanto, non se ne trovano ancora troppi di cesenati attivi in rete…
E’ un mondo difficile quello che è la fuori. Se devi fare ricerca ti conviene andare all’estero, non pensare nemmeno un secondo di restare qui. Se ti rivolgi al mercato del lavoro con una laurea come la tua.. ehm.. la terza domanda? 🙂
(è sempre un piacere conoscere un concittadino online)