Sono ritornato a casa dopo aver fatto la bella trottolina tra Cesena, Nizza, Saint Raphaël e Torino.
La settimana scorsa è passata a frequentare una summer school estremamente interessante dedicata alle logiche tecnologiche e sociali che sono sottintese al sempre maggiore controllo degli individui. Cercherò di parlarne più approfonditamente a breve.
La settimana passata dunque all’interno di una struttura vacanziera gestita dal ministero della difesa francese e totalmente disconnessa dalla rete (per ragioni di forza maggiore) e dai media tradizionali (per scelta) mi vede rientrare in Italia con qualche novità uscita dal sottinteso e dal poco visibile in cui si stava preparando.
Prima di tutto mi ritrovo immerso in una ventata politica che non si sentiva da tempo. Tutto il polverone alzato da Grillo e dalle sue recenti iniziative non è altro che un atto fortemente politico, forse anche troppo. Ora si tratta di vedere come reagiranno le istanze della politica tradizionale a questo sommovimento. Vorrei comunque chiarire come l’utilizzo della parola antipolitica mi sembri palesemente fuori luogo: voler eliminare in toto gli attuali partiti politici e la classe che li gestisce non mi pare assolutamente un rifiuto del fare politico quanto piuttosto un riprendere fortemente in mano lo stesso.
E’ questo un qualcosa che comincia davvero a sentirsi a livello generalizzato e sarebbe un errore considerarlo solamente un effetto del malgoverno come dicono alcuni.
Da parte mia sono incredibilmente soddisfatto delle soddisfazioni che si sta togliendo il progetto latuastagione.it. Dedicato ad una sola provincia italiana che, aperto da meno di un mese e destinato a sperimentare tutta una nuova serie di strumenti (convergenza reale-virtuale, organizzazione collettiva, primarie ad ogni livello e creazione di un network che rinforzi i legami tra i partecipanti) all’interno del tradizionale panorama politico, sta raccogliendo un successo insperato.
Contiamo ad oggi più di 1300 visitatori unici, più di 5000 visite e di 35000 pagine viste. Considerato il suo ruolo se vogliamo marginale, le scarse disponibilità che avevamo per metterlo in atto e le nostre forze limitate mi pare un risultato di tutto rispetto.
Non nascondo ora la volontà di rifletterci sopra in maniera più accademica, se vogliamo, e non nascono neppure l’aspettativa di sapere se qualcuno dall’alto deciderà poi che uno strumento modulare di questo tipo, adattato a tutte le province di una regione, o più, potrebbe fare molto bene al classico modello partitico.
Da oggi, inoltre, consideriamo definitivamente finita l’estate (anche prima lo è stata solo a metà purtroppo!!!) e ci rimettiamo su tutti i dossier presenti sul tavolo. Presto ci dovrebbero essere alcune buone nuove (quelle cattive me le tengo per me invece…) .
Ovviamente da ora riprenderanno anche gli aggiornamenti di questo spazio web, fino al week end qui dall’Italia, poi di nuovo dal nord della Francia.