L’altro giorno ricevo una chiamata da un numero sconosciuto assai. Anzi, non era proprio una chiamata, era il classico squillino tanto di moda tra i ggiovvani. Il numero pero non era quello di un cellulare, sembrava piuttosto un fisso, anche se non di Parigi o dintorni.
Per la cronaca era lo 08 97 39 01 14
Ora, siccome io sono un maniaco malato e pure timido, anche solo prima di pensare di poter richiamare mi sono messo a guardare se era possibile rintracciare il proprietario del siddetto numero, per sapere se cercava proprio me, se si era sbagliato o che.
Ecco, ho scoperto che esiste lo spamming telefonico. Ho infatti trovato questo blog in cui un simpatico professore di matematica raccoglie segnalazioni da parte di tutti coloro che, vista una chiamata in assenza da parte di un numero sconosciuto richiamano senza pensare poi troppo e si ritrovano puntualmente in comunicazione con una lina speciale con costo altrettanto speciale.
Tra tutte le persone chiamate c’é sempre qualcuno che ci casca e almeno lo scatto alla risposta o i primi secondi di comunicazione si ritrova costretto a pagarli.
Ora, dico io, se mi cominciano a mettere anche lo spam sul telefono, come ci ridurremo? Già mi invade le caselle mail e la buchetta delle lettere, se passa pure ad invadermi il cellulare il cui numero non ha mai girato più di tanto siamo messi bene. E non posso neppure più fare come coi poveri persi del call center di Fastweb, quando li minacciavo di passare in azienda con l’uzi se continuavano a rompere tre volte la settimana.
Quindi chiedo gentilmente al legislatore: perché non rendere pubblici tutti i dati dello spammer come pena accessoria per chi viene condannato? Ci sarebbero tante persone volenterose che si offrirebbero per dare una mano al povero a redimersi. Il tutto a costo zero per la comunità…
Io ci penserei sul serio…