Ho letto ieri sera, grazie a una segnalazione di Nicola Bruno l’ultimo saggio di Geert Lovink, noto studioso di media olandese trapiantato in Australia se non ricordo male, anche se definito « tal » da qualcuno! (si potrebbe pensare ad una sostituzione del noioso dott. con tal. a me non dispiacerebbe!)
La posizione filosofica di Lovink è abbastanza estrema, ma per certi versi forse non cosi lontana dai fatti. Certamente ci sono alcuni spunti all’interno del saggio che mi piacerebbe approfondire nei giorni a venire.
Prima tuttavia dovro rileggerlo e selezionare le parti che mi paiono più pertinenti. Cosi ad impatto segnalo la critica all’ansia di « vendita » e di « misurazione » che avvolge da sempre la blogosfera.
Ma il nucleo centrale resta forse la teoria secondo la quale il blog contribuisce alla e precipita la crisi dei media tradizionali senza offire reali vie d’uscit, almeno al momento, almeno nella stragrande maggioranza dei casi.
Molto interessante anche la parte prettamente decostruzionista e filosofica, dove la mancanza di riferimenti è vista come corsa nichilistica non finalizzata. E’ quest’ultimo un punto che ho toccato spesso negli ultimi mesi, sia qui che nei miei scritti letterari.
Insomma, una lettura che consiglio a tutti per uscire dagli schemi classici e canonici. Per chi non masticasse l’inglese il buon Nicola ne ha tradotto alcuni estratti, sufficienti comunque per farsi un’idea…
C’è molto di buono. Ed ha sapore.
Appena posso poi approfondisco e aggiorno