La prima versione del saggio che dovrei presentare da qui ad una decina di giorni al BarCamp Turin é ormai pronta, manca una sola sezione per completare il documento. Durante il fine settimana vedro di preparare le slide per la presentazione e, al momento attuale, sono indeciso se renderle pubbliche prima del dibattito o solamente in seguito. Il testo complessivo invece non ha ancora una data di pubblicazione in rete, sto aspettando la risposta ad alcune proposte prima di renderlo pubblico. Ovviamente nel frattempo coloro che fossero interessati non dovranno fare altro che richiedermene personalmente una copia.
Lascio ora qualche anticipazione sul lavoro che servirà più che altro ai partecipanti del BarCamp per scegliere o meno se venire a sorbirsi la mia irritante presenza, oppure se tendere a un altro intervento, uno a caso, qualunque.
Il documento che sarà presentato cercherà di ricostruire quanto accaduto la scorsa primavera sotto l’ottica di un’analisi delle potenzialità e dei riflessi che le nuove tecnologie hanno avuto nello sviluppo della protesta. Sulla base di questi dati, si cercherà di tracciare un primo e generico schema di come le nuove tecnologie possano essere utilizzate nell’ambito della manifestazione del dissenso in un paese tecnologicamente avanzato.
Il saggio presenta i seguenti capitoli:
• Introduzione
• Mobilitazione via internet, la necessità dell’informazione
• La contestazione sbarca nella vita reale
• La manifestazione al tempo delle reti
• Sostituirsi ai media tradizionali
• Scontro sul web
• Alleanze deboli Vs Alleanze forti
• Appendice: il singolo, la storia, le tecnologie
L’idea che ho attualmente é quella di presentarne una versione schematica grazie all’ausilio delle slide sabato due dicembre e cercare di discutere il contenuto delle tesi. Il testo integrale verrà in seguito rimaneggiato in base a quanto sarà detto durante la giornata e verrà pubblicato solamente in seguito.
Sempre per cercare di attirare o di allontanare eventuali partecipanti posso dire come il fattore politico non sia al centro della mia attenzione, si tratta piuttosto di un’analisi di tipo sociologica, anche se la scelta qualitativa dei dati e la mancanza di un supporto quantitativo non mi permetta di usare il termine nella sua accezzione tradizionale. Si tratta insomma di un’analisi di tutti i fenomeni che hanno riguardato le nuove tecnologie (telefoni cellulari, blog, siti web, comunicati di varia natura, forum ed altro) cercando di comprendere quali modifiche essi hanno apportato al movimento di protesta e di come esso si sia manifestato in maniera radicalmente diversa rispetto al passato. Secondo la mia opinione le reti, le alleanze deboli si sono in parte sostituite alle vecchie alleanze forti (partiti, sindacati etc.) per la gestione del dissenso nelle democrazie occidentali. Tuttavia esse non hanno assunto e non sembrano destinate ad assumere tutte le caratteristiche che potremmo loro credere proprie.
Per chi fosse insomma interessato, con ogni probabilità, si parlerà di tutto cio sabato 2 dicembre prossimo.