Si svolge questa settimana a Santarcangelo di Romagna uno dei festival che considero più meritevoli e interessanti dell’intera estate: Santarcangelo dei teatri.
Personalmente non ho avuto, come sempre del resto, troppo tempo per seguire gli spettacoli (spesso in contemporanea tra loro), ma ho sinora seguito e apprezzato la lettura degli ultimi lavori di Mariangela Gualtieri e del teatro della Valdoca sabato pomeriggio e Racconti da Santarcangelo a Santarcangelo di Pippo Delbono ieri sera.
Incredibilmente stimolante come sempre il primo e leggermente più critico il secondo, ma non ai livelli l’ultimo Delbono che avevo visto. Giusto un po’ pesante l’iterazione costante del medesimo modello senza bisogno di alcuna variante e l’eccessiva caricatura delle citazioni all’interno dell’opera. Credo che come molte altre volte, a Delbono sia mancata un po’ della leggerezza calviniana che farebbe di lui qualcuno davvero sopra gli altri.
Nei prossimi giorni consiglio la visione, per chi ne avesse la possibilità, dello spettacolo proposto dalla Societas Raffaello Sanzio Crescita XII Avignon presente in più serate, di Solides di Catherine Diverrés questa sera e delle letture di Ascanio Celestini con Nicola Piovani sabato 15 luglio, anche se il programma è molto più ampio.
Potete trovare tutte le informazioni utili e molto altro presso il sito web del festival
Iniziato con l’anteprima di sabato sera e destinato a durare sino a domenica prossima il festival è un’ottima occasione per entrare in contatto con il mondo del teatro di ricerca odierno italiano ed europeo e presenta alcune rappresentazioni meritevoli davvero di interesse.
Personalmente non ho avuto, come sempre del resto, troppo tempo per seguire gli spettacoli (spesso in contemporanea tra loro), ma ho sinora seguito e apprezzato la lettura degli ultimi lavori di Mariangela Gualtieri e del teatro della Valdoca sabato pomeriggio e Racconti da Santarcangelo a Santarcangelo di Pippo Delbono ieri sera.
Incredibilmente stimolante come sempre il primo e leggermente più critico il secondo, ma non ai livelli l’ultimo Delbono che avevo visto. Giusto un po’ pesante l’iterazione costante del medesimo modello senza bisogno di alcuna variante e l’eccessiva caricatura delle citazioni all’interno dell’opera. Credo che come molte altre volte, a Delbono sia mancata un po’ della leggerezza calviniana che farebbe di lui qualcuno davvero sopra gli altri.
Nei prossimi giorni consiglio la visione, per chi ne avesse la possibilità, dello spettacolo proposto dalla Societas Raffaello Sanzio Crescita XII Avignon presente in più serate, di Solides di Catherine Diverrés questa sera e delle letture di Ascanio Celestini con Nicola Piovani sabato 15 luglio, anche se il programma è molto più ampio.
Potete trovare tutte le informazioni utili e molto altro presso il sito web del festival